CAMMINANDO CI ARRIVO
Quando al mattino vado al lavoro, alzo gli occhi e vedo la chiesetta di San Defendente, è una figura sempre presente nelle mie giornate, dall'alto domina silenziosa il Lago d'Iseo e ne controlla i movimenti, ne avverte gli umori.
Andarci è sempre un'esperienza mistica, l'atmosfera è silenziosa e mossa spesso da un vento che ti fa sentire vivo, ricorda quelle cartoline che una volta si spedivano dopo averci appiccicato un francobollo, delicatamente leccato (se non eri delicato rischiavi di doverlo buttare o peggio ti si liquefaceva in bocca).
Della prima volta che ci sono stato non ho un bel ricordo in quanto, sulla strada dove solitamente si parcheggia per poi imboccare il sentiero lieve che sale, erano appostati dei signori (ladri) che hanno avuto la bella idea di derubarmi della borsa incautamente nascosta sotto il sedile; come se i ladri fossero degli scemi, che si divertono ad appostarsi aspettando il momento giusto per colpire.
Questo posto ha in se qualcosa di magnetico, magico, sublime in grado di infondere benessere, fisico e spirituale, chi ha deciso di costruirla proprio in questo posto non l'avrà fatto a caso.
Quando ci si arriva ti viene voglia di aprire in due un panino ed infilarci quattro fette di salame, se poi in una borraccia, al posto della solita acqua, the verde o nero ci abbiamo messo della barbera tanto meglio.
A volte le cose belle diventano dei tranelli, i ricordi che ho di San Defendente sono le volte che nell' andarci dopo aver parcheggiato l'automobile veniva sistematicamente svuotata.
©2022 Luca Scainelli