Leggere la versione originale di Pinocchio e trovarti in osteria dove si consuma una cena a sbaffo e ingannatrice.
Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera.
Per il solito, o sono matti o imbroglioni.
"entrati nell' osteria, si misero tutt'e tre a tavola: ma nessuno aveva appetito.
Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e 4 porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato. gambero rosso
La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte, con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto.
Dopo la lepre, si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa: e poi non vuole altro. Aveva tanta nausea per il cibo (diceva lei) che non poteva accostarsi nulla alla bocca.
Quello che mangiò meno di tutti fu Pinocchio. Chiese uno spicchio di noce e un cantuccino di pane e lasciò nel piatto ogni cosa. Il povero figliolo, con il pensiero sempre fisso al Campo dei Miracoli, aveva preso un'indigestione anticipata di Zecchini".
©2021 Luca Scainelli