Imprese e desiderio
Si costruiscono imprese e nuovi prodotti, più o meno utili. Si scoprono nuove terre, si è perfino scesi sulla Luna, salvo non tornarci mai più - mi sono sempre chiesto se ci sia stato qualcuno che ci abbia consigliato di non tornarci, forse i seleniti -geniali- raccontati da Rudolf Erich Raspe nelle avventure del Barone di Munchhausen- ma questo è un altro discorso. Si elaborano processori sempre più potenti, e abbiamo accesso a centinaia di migliaia di informazioni in modo smisurato. Tutto perché l'uomo è condannato al desiderio. Senza desideri, convenienti o meno, l'uomo muore in anticipo.
Un ristorante speciale a Pontecurone
Il mio desiderio, oggi, mi porta in un paesino dal nome che ispira simpatia: Pontecurone, in provincia di Alessandria. Parcheggio a pochi passi dall'ingresso, entro e la prima cosa che noto sono i pochi tavoli, preludio di bontà. La signora che mi accoglie mi fa accomodare in uno spazio ritagliato all'interno di una vecchia corte, perché non c'è posto qui.
Cibo fresco e delizioso
Come il pesce, la carne fresca non ha odore di carne, e la freschezza non è raccontata, si sente in bocca. La lista delle pietanze è ben fatta. In quella del vino noto, con piacere, i vini del mio amico Luigi Boveri che li produce, ottimi, non troppo lontano da qui: Barbera, Bonarda, Croatina. Poi, uno dei miei preferiti, l'autoctono, rustico e vigoroso, Timorasso, bianco che sa invecchiare come i migliori rossi piemontesi.
Patatine fritte
Carne
Ravioli
Tutto è preparato secondo le regole che prevedono la freschezza di tutti gli elementi che compongono i piatti.
La qualità della cucina e la gestione del ristorante
Per fare una cucina così, bisogna essere bravi a conciliare i pochi posti a sedere con il conto economico. Va bene il buon cibo e il buon vino, ma poi bisogna vendere. Le attività non vivono di ideologia, ormai dilagante, dei benpensanti che si illudono di salvare il mondo comprando una macchina elettrica dimenticando la profezia sulla realtà aggredita dalla ideologia di Chesterton, "fuochi verranno accesi per testimoniare che due più due fa quattro".
Solo i pochi tavoli favoriscono il massimo di quello che si mangia al ristorante. Oltre un certo livello, il cibo deve essere elaborato o fatto rinvenire, come succede spesso senza che ce ne accorgiamo. Dolci "rinvenuti" e ostriche ricondizionate sono solo alcuni dei metodi di prolungamento di molti prodotti.
La passione per la carne fresca e gli ingredienti di qualità
Adriana tratta la materia prima con rispetto, lavorando la carne fresca e quindi senza aver bisogno di aromi o salse per coprirne la poca freschezza. Le patatine fritte in olio nuovo sono asciutte e saporite, le bistecche impanate poco prima di essere fritte, grazie a una leggera passata nel pane grattugiato. La finezza del gusto e del sapore degli agnolotti allo stufato valgono il viaggio. La sapidità (che ricordo essere quello che rimane tolto il sale) è misurata grazie anche agli ingredienti utilizzati. Due lembi di pane, insalata e pomodoro esaltano la freschezza e l'autenticità della "Svizzera di Fassona", Razza Piemontese di elevata qualità.
Conclusioni
Bello conoscere chi, come Adriana, con abnegazione costante cerca di allietare i commensali alleviandone le pene quotidiane attraverso il buon cibo.
©2023 Luca Scainelli