Organizzato dal Comune di Castelnuovo Magra, dal Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia ed Enoteca Regionale della Liguria, in collaborazione con Agriservice SCrl e A.I.S. Liguria.Benvenuto vermentino 2024
La riviera romagnola è allegria, calore, simpatia, spensieratezza. La Liguria è caratterizzata da una vegetazione che incanta, panorami da togliere il fiato, buon cibo e vino che sa di mare.
Punto il muso della mia auto verso la Riviera di Levante. A nord Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Moneglia, a sud Deiva Marina, Framura, Bonassola, Levanto, Monterosso al Mare, Vernazza, Riomaggiore, Portovenere, La Spezia, Lerici, Ameglia, Sarzana. La giornata è calda di un caldo non troppo afoso. Destinazione Castelnuovo Magra per la cena che anticipa l'anteprima del vermentino. Farò una fermata a Portofino per un aperitivo da incanto, visto che non ci sono mai stato.
Al ristorante consumo la cena, amabilmente preparata dal cuoco. Ogni piatto spiegato e raccontato, come piace a me. Tagliere salumi e formaggi, baccalà mantecato, pasta e fagioli, ravioli al ragù, polpo in doppia cottura, pasticceria secca. La serata scorre veloce in buona compagnia, colleghi e amministrazione comunale. Hanno l'entusiasmo dei bambini nel raccontare i progetti e le giornate che porteranno sulle tracce del vermentino.
Ho assaggiato nuove annate e bottiglie più vecchie. Ormai ho capito da molti anni che anche il vino bianco può invecchiare, certo, bisogna dimenticarselo in cantina. Non è facile ma si può fare. I produttori tendono a vendere subito tutta la produzione, sta al consumatore fare questo piccolo investimento. Poi sono soddisfazioni. Per i miei gusti il Vermentino lo amo senza passaggio in legno e senza macerazioni. Puro e fresco cosi mi piace. Sono gusti, non abbiatene a male se, come sempre, sono sincero. Alle degustazioni assaggio con curiosità ogni vino, poi continuo a bere quello che mi piace di più. Scrivo cercando di non raccontare le solite cose, tipo che tutti sono bravi, buoni, belli e amanti del pianeta. Durante gli assaggi si è parlato di come sia meglio produrre. Cercare di intercettare le mode, che a mio parere poi sfumano, oppure avere una visione a lungo termine per valorizzare al massimo l'uva che cresce in un determinato territorio. Di questi tempi assisto al dilagare di bollicine e vini macerati. Rifletto, visto che ne assaggio tanti, è proprio necessario? Probabilmente per le vendite si. E fino a quando non sarà abolito lo Spritz in ogni bar della penisola, ma questo è un altro tema. Edonista come sono non posso che segnalare i miei tre preferiti, influenzati dal -mio- gusto e dalla successione in cui sono stati serviti. Al primo posto il Vermentino di Federici, a pari merito quello di Tenuta Olmarello e Boriassi.
SULLE TRACCE DEL VERMENTINO TRA PASSATO E FUTURO
Organizzato dal Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia ed Enoteca Regionale della Liguria - Presentazione di Filippo Zangani, Presidente del Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia Vermentino e non solo – Claudio D’Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, in dialogo con Virgilio Pronzati, giornalista enogastronomico, e Egle Pagano, giornalista e critico gastronomico. Benvenuto vermentino 2024
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