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Immagine del redattoreluca scainelli

Benvenuto Vermentino 2024

Organizzato dal Comune di Castelnuovo Magra, dal Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia ed Enoteca Regionale della Liguria, in collaborazione con Agriservice SCrl e A.I.S. Liguria.Benvenuto vermentino 2024

Benvenuto vermentino 2024

La riviera romagnola è allegria, calore, simpatia, spensieratezza. La Liguria è caratterizzata da una vegetazione che incanta, panorami da togliere il fiato, buon cibo e vino che sa di mare.

Benvenuto vermentino 2024

Punto il muso della mia auto verso la Riviera di Levante. A nord Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco, Camogli, Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna, Sestri Levante, Moneglia, a sud Deiva Marina, Framura, Bonassola, Levanto, Monterosso al Mare, Vernazza, Riomaggiore, Portovenere, La Spezia, Lerici, Ameglia, Sarzana. La giornata è calda di un caldo non troppo afoso. Destinazione Castelnuovo Magra per la cena che anticipa l'anteprima del vermentino. Farò una fermata a Portofino per un aperitivo da incanto, visto che non ci sono mai stato.

Benvenuto vermentino 2024
Benvenuto vermentino 2024

Al ristorante consumo la cena, amabilmente preparata dal cuoco. Ogni piatto spiegato e raccontato, come piace a me. Tagliere salumi e formaggi, baccalà mantecato, pasta e fagioli, ravioli al ragù, polpo in doppia cottura, pasticceria secca. La serata scorre veloce in buona compagnia, colleghi e amministrazione comunale. Hanno l'entusiasmo dei bambini nel raccontare i progetti e le giornate che porteranno sulle tracce del vermentino.

Benvenuto vermentino 2024

Ho assaggiato nuove annate e bottiglie più vecchie. Ormai ho capito da molti anni che anche il vino bianco può invecchiare, certo, bisogna dimenticarselo in cantina. Non è facile ma si può fare. I produttori tendono a vendere subito tutta la produzione, sta al consumatore fare questo piccolo investimento. Poi sono soddisfazioni. Per i miei gusti il Vermentino lo amo senza passaggio in legno e senza macerazioni. Puro e fresco cosi mi piace. Sono gusti, non abbiatene a male se, come sempre, sono sincero. Alle degustazioni assaggio con curiosità ogni vino, poi continuo a bere quello che mi piace di più. Scrivo cercando di non raccontare le solite cose, tipo che tutti sono bravi, buoni, belli e amanti del pianeta. Durante gli assaggi si è parlato di come sia meglio produrre. Cercare di intercettare le mode, che a mio parere poi sfumano, oppure avere una visione a lungo termine per valorizzare al massimo l'uva che cresce in un determinato territorio. Di questi tempi assisto al dilagare di bollicine e vini macerati. Rifletto, visto che ne assaggio tanti, è proprio necessario? Probabilmente per le vendite si. E fino a quando non sarà abolito lo Spritz in ogni bar della penisola, ma questo è un altro tema. Edonista come sono non posso che segnalare i miei tre preferiti, influenzati dal -mio- gusto e dalla successione in cui sono stati serviti. Al primo posto il Vermentino di Federici, a pari merito quello di Tenuta Olmarello e Boriassi.

SULLE TRACCE DEL VERMENTINO TRA PASSATO E FUTURO

Organizzato dal Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia ed Enoteca Regionale della Liguria - Presentazione di Filippo Zangani, Presidente del Consorzio di Tutela dei vini DOP della Provincia della Spezia Vermentino e non solo – Claudio D’Onofrio, professore al Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell'Università di Pisa, in dialogo con Virgilio Pronzati, giornalista enogastronomico, e Egle Pagano, giornalista e critico gastronomico. Benvenuto vermentino 2024


©2024 Luca Scainelli

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