Dove mangiare a Pavia
Sono nel centro di Pavia davanti alla Casa di giustizia, mi infilo nella via Giuseppe Frana e la percorro fino ad arrivare in una piazza davanti alla casa di cura "Morelli" dove, in una porticina trovo l'ingresso della trattoria che stavo cercando.
Oggi prediligo l'acciaio
La parola trattoria mi attrae sempre molto, l' etimologia della parola la considera inferiore al ristorante ma può succedere che in realtà si collochi al di sopra per sevizio e qualità del cibo che viene servito.
Qui il cameriere-proprietario è preparato e gentile, mi fa scegliere il tavolino che preferisco ed io decido per quello appena fuori la cucina perché l'ambiente mi sembra più caldo. L'occhio mi va subito sulla scodella accanto al bicchiere per l'acqua, di colore bianco e dal bordo molto largo che ricorda tutti i bicchieri che si trovavano sulle tavole dell'Italia rurale.
Dopo il vino ordino un risotto alla salsiccia
L'arredamento in generale un po' scuro, ma probabilmente questi sono i gusti dell'oste. La lista del menù è essenziale, quella dei vini invece più ricca, suddivisa tra bianchi e rossi.
Sono a Pavia e chiaramente scelgo un vino della zona, mi faccio consigliare un Buttafuoco, ce ne sono due; uno fa un passaggio in legno mentre l'altro fa solo acciaio.
Oggi prediligo l'acciaio, non ho voglia di sentire il dolce del legno.
Dopo il vino ordino un risotto alla salsiccia e Bonarda della cantina Scuropasso che, per poterlo servire, mi dice l'oste bisogna aspettare almeno 20 minuti. Rispondo di prendersi tutto il tempo che serve per fare un buon piatto e nel frattempo mi porta quattro fette di salame accompagnato da pane che mi fa stare bene perché è buonissimo ; piccoli panini che io taglio in due e farcisco con il salame che si pela senza porre resistenza, questo è un buon segno, infatti il salame è buonissimo.
Una scodella di vino e due panini imbottiti col salame mi portano al risotto che arriva dopo circa una ventina di minuti, servito in un piatto nero. Già dal profumo capisco che manca la sapidità e infatti, dopo averlo assaggiato, ne ho la conferma. Chiedo all'oste se in cucina è stato assaggiato e mi viene risposto di sì, mi spiega che il motivo potrebbe essere quello che la salsiccia e il vino sono dolci e allora mi sorge spontanea una domanda: per quale motivo mettere due elementi dolci senza preoccuparsi della sapidità finale del piatto? Ma questa è una mia opinione.
Come faccio spesso chiudo con un liquore.
L'oste gentile me ne consiglia tre fatti da un' azienda condotta da un ragazzo giovane : uno all'alloro, uno alla salvia e uno al basilico.
I tavoli molto scuri avrebbero bisogno di piatti chiari ma nell'insieme il locale mi piace perchè è quello che mi aspetto da una trattoria.
Oggi premio il salame, il pane e il vino.
©2020 Luca Scainelli
Trattoria Angolo di casa
Piazza XXIV Maggio, 1, 27100 Pavia PV