Il vino mi spinge, il vino folle che fa cantare anche l’uomo più saggio, e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare e tira fuori la parola che sta meglio non detta. OMERO
VI PRESENTO GLI ASINI:
Amelie, Selvaggia, Lolita, Nini, Cristina, Memole, Cecilia, Gegia, Petra, Viola e Tabata.
Sono a Scanzorosciate in provincia di Bergamo, dove proseguo le visite alle cantine locali, il sole è nascosto da nuvole incerte.
Quando vedo un asino penso sempre al tempo e alla velocità , che mai come oggi sono in contrasto, la velocità avrebbe dovuto farci risparmiare il tempo e invece, per assurdo, non ne abbiamo mai abbastanza, ci sfugge consumando le ore i giorni e i mesi in un battito di ali, un respiro.
"Prima la velocità non c'era, adesso c'è. Prima una velocità che faceva impressione era quella della lucertola; infatti Dante la porta per esempio di velocità ultrasonica.
Se ai tempi di Mosè ci fosse stata l'automobile, i dieci Comandamenti non sarebbero dieci ma undici. Ci sarebbe anche il comandamento di non correre.
L'asino , si muove lento con lo sguardo pensieroso, lui è un vero filosofo , molto più filosofico di quelli che scrivono i libri di filosofia e la insegnano dalle cattedre delle università; il suo passo da l'idea dell'eternità, e come tutte le cose eterne, non riescono a romperlo neanche le bastonate.
Il territorio del Moscato di Scanzo, preservato grazie agli svizzeri molti anni fa, è sospeso fra la terra e il cielo, qui l'uva deve essere raccolta a mano perché sembra di essere in Valtellina o sui terrazzamenti liguri, si potrebbe continuare con gli esempi di viticultura "eroica".
Si raccoglie grappolo per grappolo facendo attenzione a non rovinarne la consistenza, questo mi Racconta Renato che, stanco di una vita dedicata al lavoro, ha deciso di cambiare il proprio stile di vita e quello della moglie, dedicandosi, anima e corpo, alla vigna, la quale non è meno impegnativa ma sa regalare benessere.
Il cancello, in ferro, si apre segnando la strada ordinata che sale mettendo in bella mostra le vigne - nemmeno un ettaro - delimitate dall'alto da un bosco dove sbucano i musi di asini intenti a consumare il fieno quotidiano. Anche galline felici si aggirano nel serraglio comodo.
Mi avvicino e mi "si strusciano addosso per cercare il contatto", dice Renato, pelo folto e ruvido sprigionano simpatia, sembra vogliano giocare; il fango mi impedisce di muovermi agile e capisco, dalle parole di Renato, quanto questi animali siano importanti per lui.
Qui alla Berlèndesa, Renato, produce poche centinaia di bottiglie per una produzione di nicchia, - 1500 lt - è un vino che spiazza i nuovi bevitori che ne vengono in contatto: è un moscato rosso e spesso poco dolce, va bevuto ad una temperatura non troppo fredda. A me piace abbinato ai formaggi oppure da meditazione.
Dopo l'appassimento, che non deve durare meno di 21 giorni, va messo in acciaio per almeno due anni prima di essere imbottigliato, poi va in vendita. Qualche bottiglia va dimenticata in cantina, questo è un vino che gli anni rendono unico, regala profumi floreali, di frutta matura, pietra focaia e cenere.
La cosa fondamentale è che un buon cibo oppure vino ci deve piacere senza troppi tecnicismi e giramento di bicchiere - a proposito: vedo spesso gente che si "atteggia", con il bicchiere colmo di bollicine, facendolo girare vorticosamente: Il vino spumante non va fatto girare, bisogna apprezzarne la finezza.
Salame, grana e grissini accompagnati da Nini, fatto con Cabernet e Merlot vendemmia 2021, profumato e saporito è un vino piacevole da abbinare anche solo a una merenda di metà pomeriggio.
Celeste è fatto utilizzando sempre le uve di Moscato di Scanzo ma senza la fase dell'appassimento, - 2021 - sia al naso che al palato si riconosce il vitigno per un vino da tutto pasto.
Renato mi porta all'interno della cantina recuperata in sassi e tavelle in terra cotta che danno all'ambiente quel tocco di autenticità, assaggio il Moscato di Scanzo nella bottiglia inconfondibile che porta in bella evidenza l'asino preferito. L'aromaticità esplode nel bicchiere sprigionando fiori, frutta e spezie, il colore rosso rubino intenso, al palato persistente, l'anno 2019 mentre la dolcezza non infastidisce ed è golosa.
Da abbinare alla piccola pasticceria, crostate ai frutti rossi, formaggi anche stagionati.
Ho conosciuto Renato, Barbara e Gino.
©2023 Luca Scainelli