Dalla tradizione dell’alta pasticceria veronese nascono i nostri lievitati a quattro impasti, caratterizzati da una morbidezza e uno sviluppo senza eguali, dopo un’attesa di 72 ore.
Da troppi anni la diffusione di prodotti che vengono preparati a partire da Agosto hanno invaso il territorio rendendo omogeneo il sapore - poco - che ci si trova dentro, qualsiasi marca si acquisti il risultato finale non cambia, a tal punto che penso che i produttori siano pochi che fanno per tutti.
Si cerca di cambiare il contenitore pensando di buttare fumo negli occhi alla gente, facendo cosi va a finire che, tecnicamente, vale di più l'esterno, del dolce racchiuso all'interno della busta trasparente. Meglio assaggiare un panettone, pandoro, offella ben fatti che riempire la casa di simil-dolci natalizi di fine anno.
Mi butto su questi "lievitati" per dei momenti unici.
Spolverare di zucchero a velo un dolce lievitato, profumato e burroso, come ce ne sono pochi.
L'offella, tipico dolce veronese, di Pasticceria Scarpato. Quello, e come dovrebbe essere il pandoro, per rendere l'idea di cosa sto assaporando.
Assaggiarne una fetta ed essere proiettato in un luogo dove è di casa il gusto, e soprattutto i sapori, molteplici e legati alla qualità degli ingredienti utilizzati nell'impasto: lievito madre rinfrescato tre volte al giorno, burro dolce e pulito, miscela di farine selezionate e ricche di proteine, zucchero da coltivazioni sostenibili,
i cubetti di arancia di Sicilia e cedro Diamante per avere canditi morbidi e profumati, e poi ancora le creme lavorate a mano e la glassa fatta di amaretto e mandorle di prima qualità.
Questo è la pasticceria Scarpato di Villa Bartolomea in provincia di Verona.
©2022 Luca Scainelli