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Immagine del redattoreluca scainelli

La pasticceria per Daniele Lorenzetti è un'arte, aiutata dai lieviti.

Il nostro intento è quello di accontentare tutti i palati proponendo prodotti senza compromessi ed offrendo così la massima qualità.

Sempre sorridente, ha il dono della passione per quello che fa.

Per due volte lo incontro al Merano Wine Festival: punto di snodo per chi vuole farsi notare, lui sempre pronto a coinvolgere gli avventori golosi attratti da quell'arancione che caratterizza tutta la produzione dei suoi "lievitati secondo natura".

In questi giorni mi invita all'università Cattolica del Sacro Cuore a Milano per l'inaugurazione di un progetto ambizioso quanto fondamentale per tutto il mondo dei lievitati, attraverso il "Consorzio per la tutela del lievito Madre da Rinfresco", sono 17 le imprese coinvolte e rappresentano il meglio delle pasticcerie italiane.

Solo chi certificherà almeno un prodotto fatto con questo lievito potrà entrare a fare parte del consorzio che, come dice il presidente Anna Sartori, si è dato delle regole precise come per esempio il divieto di utilizzare lievito di birra, starter o coadiuvanti. In poche parole si vuole salvaguardare chi, con sacrifici e duro lavoro, mantiene l'artigianalità nei processi di lavorazione dei lievitati attraverso la fermentazione, ma approfondirò il discorso in un prossimo articolo.

Arrivo alla parte golosa dei prodotti che Daniele mi fa assaggiare: Le ciambelline, friabili al punto giusto, dal profumo e sapore burroso, una tira l'altra e non mi fermerei più, L'Agostin integrale con albicocche, soffice dai gusti delicati e poi il pandoro, classico che non delude mai.

Come succede anche con la preparazione delle ricette di cucina ogni ricetta subisce influenze uniche che dipendono da chi ci mette il lavoro, dall'ambiente e dalle materie prime, fondamentali per un risultato di eccellenza.


©2022 Luca Scainelli

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