Qui l'accoglienza è ai massimi livelli, mi sento pienamente in quella terra di poeti, musicisti, scrittori e gastronomi.
All'ingresso tenda in pile di ciniglia con scritto: "attenti al gradino". Sposto con un braccio la lunga ciniglia e, guardando a dove metto i piedi, entro.
Attraverso un ambiente rustico dove alla parete - altezza sedie - ci sono le perline, vecchie fotografie dei dintorni, personaggi famosi passati di qua, sedie in legno impagliate, poi mi fanno sedere all'esterno e guardandomi in giro vedo: tubi che corrono tutto intorno lungo la parete, tavoli in formica sovrastanti da lampadine appese a fili di corda, inferiate alle finestre e qualche pianta in vaso.
Sono nello spazio ricavato all'estero della Trattoria dell'Autista di Savignano Sul Rubicone.
Qui bisogna venirci anche solo per la torta alla ricotta di Valentina.
Mi viene in mente un passaggio contenuto nel libro di Vittorio G. Rossi "Il granchio gioca col mare" dove dice: "Chi mangia un dolce orientale, poi per alcuni giorni rimane tutto dolce dentro". - L'effetto è lo stesso -.
Delicatezza, equilibrio, sapore, profumo, per trovare ricotta, uvetta, cioccolato a pezzi, anice, vermut, amaretti; uniti in una torta che incanta al punto che non vorrei mai fermare la forchetta che porta bocconi prelibati alla bocca.
La ricetta passata dalla mamma del proprietario alla moglie che ha captato in maniera perfetta il procedimento, gli ingredienti e soprattutto le dosi di un dolce, - torta -, che rende un po' meno amara la vita.
Trebbiano fresco al punto giusto per accompagnare delle farfalle di pasta fredda profumata da origano, olive, olio e pomodorini per poi passare ad uno spezzatino morbido e saporito, impreziosito da piselli saltati in padella e uniti al sughetto di portata dove i pezzi di manzo riposavano prima di finire nel mio stomaco.
Voglio fare un brindisi di lunga vita a posti come questo, andarci, è ritrovare le atmosfere spesso dimenticate che conciliano con la vita attraverso una torta.
©2022 Luca Scainelli