Ho provato la zebra, il canguro, lo struzzo e poi il maiale - che rimane sempre il migliore di tutti.
Anche il capriolo, che come mi racconta il mio amico Tiziano, esperto cacciatore è un attento selezionatore di erbe in alta montagna e per questo risulta il più prelibato in assoluto - poi c'è il cinghiale che oggi ho cucinato inventandomi una ricetta.
PREPARAZIONE:
Procuratevi un chilo di cinghiale, lo fate a pezzi tipo spezzatino e mettete da parte.
Affettate grossolanamente delle carote, sedano e cipolla e fate rosolare per qualche minuto in olio.
In un recipiente mettete il cinghiale, tutta la verdura e ricoprite con abbondante vino rosso di quello più buono che avete in cantina.
Fate riposare per una notte poi sgocciolate il tutto tenendo da parte il vino e le verdure.
Fate soffriggere uno spicchio di aglio con un peperoncino, poi scottate il cinghiale a fuoco vivace fino che avrà perso tutta l'acqua.
Aggiungete un po' di salsa di pomodoro e metà del vino che avete tenuto da parte più tutte le verdure e fate cuocere almeno per due ore avendo l'accortezza di aggiustare di sale.
La polenta è obbligatoria, qui trovate la mia ricetta.
©2021 Luca Scainelli