Profumo di sottobosco, muschio, metano, corteccia, del terreno quando inizia a piovere. Ristorante Mas-cì - Albergo Commercio
Come valuto il Mondo della ristorazione. La cucina, l'ambiente, il servizio, il modo di accogliere e ricevere le persone. Alcune cose si possono imparare, altre, sono innate.
Nei piatti oltre alla materia prima c'è un pizzico di personalità di chi tutto governa e crea, un'alchimia, ogni piatto anche se uguale cambia ogni volta, come noi ogni giorno non siamo più quelli del giorno prima.
Una giornata come tante, piovosa, buia. Sono a Clusone in provincia di Bergamo, strada Seriana che porta al passo della Presolana. Passando dal cortile, entro e trovo un' atmosfera benefica. Accolto da Savina e Vittoria mi metto comodo.
Dai tavoli tovaglie ben disposte, la luce calda, il soffitto di vecchie travi in legno. Sulle pareti affreschi che hanno resistito al tempo. Di fronte al matrimonio fra un formaggio caprino, bresaola, senape, cipolla caramellata che dona l'acidità necessaria al piatto, bevo il Friulano, fu Tocai, di Carlo di Pradis 2021, pieno in bocca dai profumi persistenti. Piatto gustoso.
Mentre faccio roteare nel bicchiere il Valtellina Superiore Riserva 2020 di Ascesa - il Nebbiolo che cresce sui terrazzamenti valtellinesi è il mio preferito perché esprime finezza ed eleganza-, Savina mi porta le tagliatelle al tartufo Bianchetto. Profumo di sottobosco, muschio, metano, corteccia, del terreno quando inizia a piovere. In bocca è equilibrato, la sapidità, - che è quello che rimane dopo che il sale s'è n'è andato - è equilibrata. La cremina è giustamente dosata. Piatto fine.
Quando arriva la tagliata di manzo con crema e castagne, prima assaggio gli elementi singolarmente, per capirli, poi ne prendo un pezzo di ogni e capisco che questo è un piatto che bisogna mangiare cosi per apprezzarne la bontà. Al naso whisky, castagna, carne, sento anche farina, infastidisce ma dura poco. Il Pinot Nero 2022 di J. Hofstatter è un abbinamento che valorizza il piatto Goloso.
Il piatto a cui bisogna dare molta attenzione nel prepararlo è il dolce perché arriva dopo che uno si è già riempito, di conseguenza bisogna stupire i sensi. Gianduia calda versata su di una sfera in cioccolato che si scioglie sopra un semifreddo alle nocciole e biscotto ricoprendolo come fa la neve quando cade abbondante. Mi delizio fra profumi e sensazioni banbinesche, come quando si mangia lo zucchero filato con le mani. Uscendo, penso a quell'alchimia che fa si che, ci sentiamo bene, e torniamo a casa un po' più felici di come siamo arrivati. Ristorante Mas-cì - Albergo Commercio
©2024 Luca Scainelli