Libero e felice sgorga dalla bottiglia e cade nel calice con dolci flutti color rubino granato, e affascina per l'inaspettata corposità.
Suggerisce abbinamenti con pennette rigate al sugo di stracotto, filetto di manzo al vino rosso, tagliata di petto d'anatra. La Val di Cornia è una zona vinicola poco nota al di fuori della Toscana, anche se i vini qui prodotti sono secolari. L'omonimo vino rosso prodotto con uve Sangiovese eventualmente completate con Canaiolo nero, Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon, Merlot. il Val di Cornia rosso riserva ha come minimo 12,5 % vol. e vieni invecchiato almeno 36 mesi. Alla degustazione si presenta limpido e brillante e a colori rubino in buona intensità tendente al granato; il profumo è intenso e gradevole, fine, complesso e con possibile sentori floreali; gusto pieno, caratteristico, austero e asciutto; il sapore asciutto, armonico, di buon corpo, piacevolmente vellutato.
In Val di Cornia la viticoltura ha rivestito un ruolo di primaria importanza economica. Questo perché la zona era acquitrinosa e le culture più favorevoli erano quelle che si sviluppavano sulle colline, quindi principalmente la vite e l'ulivo.
Nella prima metà dell'ottocento, la bonifica del lago di Rimigliano favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio. Il vino, tuttavia, era destinato al mercato locale, anche se qualche spedizione veniva effettuata con destinazione Livorno, Pisa e Genova. Verso il 1885 la situazione inizio a mutare e il vino partecipò con successo all'esposizione di Pisa e a quella mondiale di Roma.
©2021 Luca Scainelli